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Dichiarazione d'intenti

 Ultimo aggiornamento: 08 ago 2021

Il progetto intitolato “Il territorio come ecomuseo” si propone come piano d’azione locale, con lo scopo di attuare la ricognizione di una vasta area provinciale sia sotto il profilo complessivo sia attraverso l’analisi dei singoli elementi costitutivi della struttura - non ché dell’immagine - del territorio attuale e del paesaggio che ne scaturisce, al fine di conservarne il più possibile l’organizzazione interna, la morfologia, la destinazione d’uso e la funzionalità tradizionali, promuovendo, nel contempo, il potenziamento - o il miglioramento - delle componenti naturali di contesto e di corredo, così da aumentare il tasso di biodiversità dell’intera area esaminata.

Paesaggio padano: fiume Po e fioriLa prospettiva futura è quella di ottenere un riequilibrio biologico diffuso, che possa configurarsi come uno stadio climax, caratterizzato da ampie prerogative si stabilità temporale, perseguendo significativi obiettivi di sostenibilità, tanto intrinseca quanto riferita a nuovi e più congruenti modelli di sviluppo, economici, sociali e culturali, delle comunità umane locali che operano in tale contesto ambientale.

Il territorio provinciale è in gran parte dedicato all'attività agricola
Il territorio provinciale è in gran parte dedicato all'attività agricola

Parallelamente all’analisi della componente biologica, il progetto si propone di indagare la componente antropica del paesaggio, nella sua evoluzione storica, ponendone in evidenza gli elementi portanti, che formano l’orditura di un paesaggio agrario tradizionale, conservatisi quasi immutati nel tempo a dispetto delle fisiologiche modificazioni succedutesi nei secoli perr rispondere a esigenze contingenti.

Oltre al disegno di tali elementi fisici (rete irrigua, trama parcellare agraria, reticolo viario), il progetto aspira a individuare e censire le strutture edilizie significative per dignità architettonica intrinseca o per ruolo rivestito nell’economia rurale del passato, al fine di una loro conservazione attiva o di un loro riuso, dedicato anche alla fruizione collettiva con scopi culturali o ricreativi.

Il “territorio come ecomuseo” si offre dunque come un’enorme architettura creata dalla natura e dall’uomo nel tempo, da percorrersi e godersi dall’interno, offrendo la possibilità a ogni genere di fruitore di divenire partecipe dei suoi ritmi e dei suoi spazi, ma anche di interagire con ogni sua componente utilizandone le strutture, sfruttandone in modo accettabile le risorse, modificandone anche l’aspetto e l’uso secondo criteri di sostenibilità estesa, migliorandone o potenziandone le caratteristiche biologiche.

Il progetto “Il territorio come ecomuseo” si propone di perseguire una pluralità di obiettivi locali, tutti riferiti in ultima analisi a tematiche ambientali, in grado di coinvolgerne i poiù svariati aspetti costitutivi, riconducendoli a una visione globale della realtà territoriale. Visione globale oggi ancora troppo trascurata a favore di scenari parziali che divengono, sovente, la causa di scelte settoriali inadeguate alla valutazione di situazioni complesse e storicamente articolate, come quella che riguarda la provincia di Cremona, dove risultano tutt’ora evidenti i segni di una continuità insediativa e di utilizzo del territorio, praticamente ininterrotta, antica di oltre due millenni.